Stardust
Dn 12,1-3; Sal 15; Eb 10,11-14.18; Mc 13,24-32
Nel 2020 è morta Margaret Burbidge, nota anche come Lady Stardust, ovvero la Signora della polvere di stelle. È stata una chimica che ha elaborato la teoria della nucleosintesi stellare, la quale sostiene che tutti gli elementi chimici di cui è composta la realtà sono frutto reazioni termonucleari, ovvero sono prodotti all’interno delle stelle. In altri termini, noi, la realtà che ci circonda, siamo frutto di elementi che sono stati prodotti all’interno delle stelle, siamo polvere di stelle, stardust. Così, se è vero che siamo polvere e che in polvere ritorniamo, se ci facciamo caso, siamo polvere di stelle. Non siamo polvere, dunque, nel senso dell’inutilità, ma siamo polvere di stelle, di quella polvere che risplende. E se questo è vero per la realtà chimica di cui siamo composti è anche vero per la nostra esistenza intera. Il profeta Daniele come a anche il Vangelo secondo Luca, in questa domenica, ci parlano di sconvolgimenti grandi, di un sole che si oscura, di angoscia e di una terra che scompare. Ma, in tutti questi sconvolgimenti, ciò che rimane di noi sono le opere di giustizia e di sapienza. Infatti, Daniele ci racconta di quanto sorge Michele e tutti risorgono dalla regione di polvere. Ma la differenza fra una persona e l’altra non è nell’essere fatto di polvere o mano, ma quanto quella polvere è stata capace di fare luce, quanto è stata capace di splendere. Per questo motivo, i saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre. C’è una stretta assonanza fra il saggio e il giusto e le stelle, perché quella polvere che è la nostra vita è stata polvere capace di splendere per perseveranza, per giustizia, per onestà, anche quando tutto intorno c’erano altre sicurezze e altre vie più facili da poter percorrere. I saggi e i giusti non sono diversi per la polvere che sono, ma hanno riconosciuto di essere polvere di stelle, che tutto non si esaurisce con il degradamento della vita, che tutto non passa semplicemente perché passiamo noi su questa terra. C’è qualcosa che rimane e quello che rimane offre senso anche alla nostra esistenza che passa e quando passa ecco che splende come le stelle. E questa dinamica la ritroviamo anche nel Vangelo, dove Gesù raccoglie i suoi eletti mentre tutto passa, anche quando tutto scorre. L’immagine che ci offre Gesù non è molto rassicurante, infatti. Grandi sconvolgimenti e angoscia da ogni parte. Ma tutti questi sconvolgimenti non sono da leggere in un’apocalisse hollywoodiana ma come segni di un’attesa che si realizza, segni di un tempo che sta arrivando, in cui tutto converge verso il Signore, verso il Risorto. La descrizione della fine del mondo, non può distrarci dalla vera intenzione del messaggio, ovvero conoscere che non sappiamo quando tutto questo finirà, quando tutto questo passerà. Per questo, la sola cosa che possiamo fare è splendere oggi, in questo momento, in questa giornata, prima che tutto passi. Spendere la vita per la grandezza e la bellezza, senza accontentarci delle piccolezze e senza lasciare spazio ai rancori e ai pregiudizi. Vivere la propria vita all’altezza dell’eterno nella consapevolezza di essere polvere di stelle, di essere stati generati non solo a livello biologico ma anche a livello spirituale dalla Stella che è Cristo. Per cui la consapevolezza di essere polvere di stelle, che dentro di noi, nelle nostre ossa, nel nostro sangue, in ogni fibra del nostro corpo, è presente quella polvere che vediamo splendere nel cielo e che circonda tutta la nostra realtà, ci chiama a risplendere di quella stessa bellezza che è la resurrezione di Cristo. Colui che ha offerto se stesso una volta sola per renderci perfetti, per far trasparire dalla nostra vita, la sua luce di Risorto come ci ricorda la Lettera agli Ebrei: con un’unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. In questa consapevolezza di essere stardust, polvere di stelle, allora l’esistenza stessa diviene canto e preghiera: per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. Nella bellezza dell’essere polvere di stelle si dischiude il sentiero della Vita.