Sepolcro di luci
Sepolcro di luci. Colonna marmorea riscaldata dalla timida candela. Come nei giorni di festa, come nell’antro più intimo, come sul Calvario così nel Sepolcro. Candela che danza, candela che splende, Chiesa che ancora canta una lode multiforme. Perla dai molti riflessi che incendia la morte e l’angoscia, che fa della paura mistero di redenzione, della sofferenza linguaggio di preghiera. Luoghi che raccordano, tessono e rattoppano fili di luce. Danza di candele quando ogni luce si spegne, fili di cera che riscaldano anche il più freddo dei marmi, anche il più duro dei volti. E la luce che non tramonta, la luce che non si arrende, le fiamme di un’amicizia eterna, divine e umana.
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