L’essenziale peso di Dio
Paesaggio di viola e di nuvole, crepuscolo sulle sponde dei monti. L’esercizio spirituale è qui: in questa nube impalpabile e inaccessibile che scende sulla terra. Una pesantezza leggera, gravità della Parola. Foschia in cui qualcuno vedrebbe solo inutilità e oscurantismo, rivela l’intimità di una terra che respira, di una terra che ha ancora bisogno del cielo, di una terra che segue i suoi ritmi e i suoi colori. La gravità dell’esercizio spirituale segue ritmiche e stagioni, colori e silenzi, odori e respiri. Non solo propri, ma anche dell’altro e dell’altra. Ritmiche gravi di Dio che scende in mezzo a noi, che ancora fa sentire il suo Spirito mescolato al respiro del quotidiano. Natività essenziale di un giorno che declina e di cui gustare la luce che non tramonta, la luce che ancora irrora le montagne, gli alberi, gli occhi. La vita spirituale è qui, nella gravità di Dio, nel peso di questa libertà d’essere, nell’essenzialità della bellezza.