La prescelta
La paura che viene seminata dall’Orco fra i poliziotti di Gotham consiste nella sua vendetta verso i famigliari dei poliziotti che indagano su di lui. Per questo motivo i delitti dell’Orco sono sempre stati categorizzati come irrisolti. E quando Gordon inizia ad investigare su di lui, ecco che egli rapisce Barbara. Tuttavia, dopo averla conosciuta, l’Orco si innamora di Barbara portandola a casa sua. Le inquadrature del paesaggio urbano sono in contraddizione con l’appartamento dell’Orco, il quale utilizza lo spazio domestico per torturare le sue vittime, fino a far emergere il loro lato oscuro. La manipolazione dell’Orco, dunque, passa per una corrispondenza del desiderio della donna che lui stesso desidera, una identità fra il suo desiderio e il desiderio della donna che concupisce. Un desiderio che attraversa il suo lato oscuro, il suo rimosso omicida. Per cui quando il suo desiderio e il desiderio della donna che ama coincidono, ecco che la donna stessa alimenta la sua pulsione omicida. È ciò che succede a Barbara, la quale viene spinta ad uccidere i suoi stessi genitori. Una discesa nel desiderio che collima con la pulsione e la perversione, tanto che per indagare sull’Orco, Gordon e Bullock si dirigono al Fox Glove, un locale di sesso sfrenato in cui si governa la perversione. In questo frangente, anche Edward Nygma uccide un poliziotto in quanto si approfittava della ragazza che lui amava e mostrava atti di violenza. Per questo, l’omicidio diviene stato di cittadinanza all’interno di Gotham, per essere te stesso hai bisogno di uccidere una persona o, meglio, il rischio di essere se stessi è un rischio totalmente distruttivo. Dopo l’omicidio, infatti, anche Nygma inizia a vivere una scissione interiore, una separazione che si radicalizzerà sempre di più fra l’inetto e l’esperto, fra l’innocente e l’omicida, fra colui che ama e colui che uccide la sua stessa amata. Una scissione che emerge con l’omicidio ma che rivela una spaccatura ancora più profonda che ha a che vedere con il tessuto umano e urbano di Gotham. La città, infatti, è lo spazio in cui si consuma questa spaccatura, la città che non racconta una comunità o una unità, ma una guerra costante con se stessi e con gli altri, una metropoli in cui si è soli fra milioni di persone. Fino a far diventare l’omicidio e la guerra, soprattutto fra Maroni e Falcone, degli stati permanenti di cittadinanza attiva sul territorio.
Molto calzante la similitudine fra l’omicidio, all’interno di Gothan che diviene stato di cittadinanza, e lo sdoppiamento dei comportamenti di certi rappresentanti politici oggi all’interno del partiti, cosa non di poca entità come numeri. All’interno di Gotham, per essere te stesso hai bisogno di uccidere una persona o, meglio, il rischio di essere se stessi è un rischio totalmente distruttivo. Così in alcuni partiti politici per essere accettato devi dimostrare di fare carta straccia degli ideali, anzi dirò di più, devi saperti destreggiare nella corruzione, solo così puoi entrare a far parte del gotha che decide. Così come in Gotham
dopo l’omicidio, infatti, anche Nygma inizia a vivere una scissione interiore, una separazione che si radicalizzerà sempre di più fra l’inetto e l’esperto, fra l’innocente e l’omicida, fra colui che ama e colui che uccide la sua stessa amata, anche nei partiti politici si vive la scissione fra il servire, come alto principio della politica, è l’arricchimento personale come unica meta da raggiungere.