Harvey Dent
Per chiudere il caso dell’omicidio Wayne, Harvey Dent incoraggia Gordon a schierarsi con il sindaco James. Se la giustizia è anche una questione politica, il procuratore distrettuale Harvey Dent è l’uomo ideale, capace di unire giustizia e politica. Una giustizia che ha bisogno della politica per raggiungere il suo fine che, nel caso di Dent, è la risoluzione dell’omicidio dei Wayne. Se la politica diviene mezzo, allora, ogni mezzo diviene politico ed ogni mezzo è necessario per il raggiungimento di una giustizia che perverte se stessa, diventando massima ingiustizia. Dent si muove esattamente in questo percorso rischioso fra la giustizia e l’ingiustizia, fra la politica come mezzo e ogni mezzo utile alla risoluzione del caso. Infatti, ricordiamo fin da ora, che Harvey Dent diventerà, in seguito, Due Facce, uno dei principali nemici di Batman. Un uomo con il volto sfigurato che applicherà la giustizia attraverso l’utilizzo di una moneta, tirando a sorte. E sarà quello il momento in cui la giustizia si pervertirà, si ritorcerà contro se stessa, diventando cieco caso. Le anticipazioni di tutto questo le ritroviamo già nel Dent della serie Gotham, il quale cerca in ogni modo di applicare la giustizia, fino anche a minacciare e a cambiare carattere in maniera repentina. Emblematico è il caso dell’interrogatorio di Dick Lovecraft, un uomo corrotto e antagonista feroce di Wayne. Ma se la giustizia è sempre lì in biblico applicando la politica come mezzo e non come metodo, ecco che esiste un altro modo perverso e più accattivante di farsi giustizia. La narrazione si sofferma su un nuovo personaggio di Gotham. Ian Argroove, un dinamitardo che ha fatto saltare dodici edifici a Gotham in cui si producevano armi. Le esplosioni architettate da Argrovve sono un atto terroristico teso alla denuncia delle fabbriche di armi all’interno della città. Si tratta di un terrorista urbano o, almeno, di una persona che viene definita tale dalle forze dell’ordine, da una certa politica corrotta dagli interessi delle armi. L’etichettatura delle persone, in modo particolare delle classi sociali più povere e oppresse, manifesta una tendenza tipica all’interno delle città. Il povero, colui che è lasciato solo dalla società, colui che viene sfruttato e represso, che viene abbandonato è il criminale, il terrorista, il dinamitardo. La storia di Ian Argroove rivela un passato fatto di abbandono, di prigionia a Black Gate, si soprusi e di rivendicazioni politiche. Infatti, far saltare in aria le fabbriche di armi è una dimostrazione politica del farsi giustizia da sé, del prendere in mano la situazione e tentare di comunicare una situazione di estrema sofferenza. Una storia di soprusi a cui fa da contraccolpo la vita di Bruce Wayne all’interno della sua casa, rinchiuso in un ambiente ameno e lontano dalla città. Un piccolo paradiso lontano dalle abitazioni a cui si contrappone Selina Kyle che, al contrario, vive per la strada. Luoghi urbani in cui emerge un forte bisogno di sicurezza, in modo particolare quando si pronunciano termini come terrorista o dinamitardo. Per questo viene riaperto Arkham, il manicomio criminale, per far fronte ad una emergenza di sicurezza, tipica della propaganda politica che invoca giustizia.