Come vive l’albero
Le grandi emissioni inquinanti del pianeta derivano dalle città. Il grande problema delle città, in qualunque punto del globo, è quello dell’inquinamento. In modo particolare in quelle zone di nuova industrializzazione come l’India o la Cina, ritroviamo economie ancora molto legate all’estrazione del carbone. Per questo, la transizione ecologica diviene una sfida che si gioca nelle città. Una sfida che riguarda le relazioni fra le varie città, le connessioni e gli sviluppi delle città in sinergia fra di loro, ma ancora di più la città al suo interno. Dopo il grande sviluppo industriale dell’Ottocento, gli abitanti delle città hanno sentito il bisogno di ricreare delle zone che prima non esistevano: i parchi. Destinati solo alle classi più ricche se non all’aristocrazia, con i giardini delle grandi regge, nell’Ottocento si avverte il bisogno di un ritorno della borghesia alle zone verdi, ad un benessere frutto di uno stacco fra la fabbrica e la natura. Con il passare del tempo, la formazione delle città e gli sviluppi dei tessuti urbani, abbiamo sempre più compreso che la natura non risponde solo ad un dato estetico o ad un desiderio di fuga dalla routine della città. Il verde urbano è parte integrante della città, se non una vera e propria parte fondamentale. Questo passaggio segna un punto di svolta nel pensare le città non più solo come un artefatto umano, ma come ecosistemi in grado di far interagire il naturale e l’artificiale, il costruito e il rurale, l’organico e l’inorganico. Questo passaggio sempre, oggi più che nelle epoche passate, fondamentale per ripartire dalle città, per attraversare quella che Leonardo Benevolo chiamava la fine della città. Lo sviluppo fordista della città sembra averne segnato anche la morte, ora per una ripresa delle città, per una vera e propria resurrezione delle città ci occorre ritornare a quella terra da cui siamo stati tratti. Riconsiderare la natura non come qualcosa di distaccato dalla città, ma come un luogo da cui imparare ad abitare le città stesse. In questo consiste la nature based solution, tutte quelle risposte che cercano di risollevare la città facendola interagire con il verde, rendendo il verde non solo una forma di arredo urbano, ma il modo stesso di abitare la città. Allargare l’utilizzo di questo processo ci permette non di elaborare edifici costosi, esclusivi ed escludenti, ma riconoscere che l’idea dell’abitare non è la casa sull’albero, ma capire come vive l’albero. Per costruire insieme città più sostenibili.