Arkham

Arkham

28 Gennaio 2024 1 di Makovec

Una grande e importante area di Gotham è interessata dall’ex–manicomio di Arkham. La struttura è, forse, una delle più caratteristiche della città, non solo nella serie televisiva ma in tutti i fumetti e i film che hanno come sfondo Gotham. L’Arkham Asylum è un manicomio criminale. Non un semplice manicomio e non un carcere, ma un manicomio criminale dove vengono rinchiuse le persone più pericolose della città. Si tratta, infatti, per utilizzare la terminologia di Michel Foucault di un doppio spazio eterotopico. Le eterotopie, per Foucault, sono quegli spazi identificati secondo ciò che non sono, secondo una decodifica dell’essere umano normalizzato. Carceri, manicomi, ospedali, scuole, caserme, sono spazi etero topici in cui i frequentanti sono classificati secondo categorie, gerarchie e vertici. Sono luoghi che servono alla normalizzazione delle persone, sia sotto forma di sorveglianza, sia sotto forma di punizione, sia sotto forma di rieducazione. Sono spazi classificabili secondo un altrove, secondo un paradigma umano a cui adeguare tutti gli altri. Arkham si configura, allora, per essere non solo un manicomio e non solo un carcere, ma un manicomio carcere o un carcere manicomio, in cui i detenuti non sono recuperabili, in quanto deresponsabilizzati anche nei confronti degli omicidi più atroci ed efferati che hanno potuto commettere. Il sindaco James annuncia la riapertura di questo doppio spazio eterotopico, vero monumento rappresentativo di Gotham. Ma fin dalle prime scene della quarta puntata della serie tv, ci possiamo accorgere di come Gotham stessa sia uno spazio eterotopico. Pinguino torna a Gotham e va a far visita a Jim Gordon, il quale gli ha risparmiato la vita nella prima puntata. E mentre i due discutono animatamente per strada, sullo sfondo è possibile scorgere un faro nella notte, un faro che assomiglia ad un occhio di bue che controlla e sorveglia l’intera città, nei suoi vicoli bui. Un faro che torna e ritorna a ritmi serrati fra le parole di Pinguino, il quale afferma che la guerra è l’altra faccia della politica. Un parallelismo antico fra polis e polemos, fra città e guerra. E la politica a Gotham non si fa attraverso le istituzioni, ma attraverso la gestione di appalti, terreni, capannoni, strutture, per cui anche l’Arkham Asylum diviene motivo di battaglia fra le cosche mafiose per la gestione degli appalti. Nessuna trasparenza, nessun controllo, nessuna amministrazione e cultura della legalità, ma tutto sprofonda in una guerra per la gestione del territorio, per il governo e le sorti della città: in mano a pochi. Polis e Polemos sono parte della stessa politica, dello stesso modo di condurre la città, di comandare e gestire il controllo. Perché la violenza, sola regola di Gotham, non è una violenza che tutti possono usare, ma sol chi detiene il controllo politico della situazione. E non è detto che siano le istituzioni. In questo, allora, anche Gotham si configura come una città eterotipica, ovvero una città sotto controllo, sotto sorveglianza, una polis sotto polemos.