Architettonico splendore
Geometrie di luce si confondono fra antiche scritture. La nostra conoscenza della Verità avviene così. Spiragli da cui entra la luce. Ad occhio nudo sarebbe impossibile guardarla, ma attraverso il mistero della porta e della finestra, attraverso il mistero di una conoscenza che trapassa nella luce, ecco che possiamo intravederla. Nessuno può dire di possederla, come nessuno è in grado di possedere il sole. Ma è la Verità che ci possiede, la Verità che illumina, la Verità che si riflette sulle antiche scritture di una danza del pennello e dello scalpello. Non c’è altro modo per conoscere la Verità che la bellezza, che questa immensa bellezza da cui entra la luce, in cui contemplare ciò che non possiamo possedere e che ci rapisce, nel suo architettonico splendore.