Sai che puoi
Sai che puoi è un’iniziativa messa in atto dal Comitato Colibrì della città di Milano. Nato durante le elezioni amministrative del 2011, l’intento del progetto è di sviluppare la partecipazione all’interno della città. Non solo la partecipazione della cittadinanza attiva, ma soprattutto la partecipazione del cittadino e della cittadina medio, che spesso non trova neanche il tempo di potersi interessare della propria città e delle scelte politiche messe in atto dall’amministrazione comunale. Si tratta, allora, di tornare a considerare la partecipazione non solo in maniera diretta ma, soprattutto, mediata da organismi intermedi che fungano da gangli di collegamento fra i cittadini e l’amministrazione. In questo senso, il termine partecipazione viene declinato come collaborazione alle scelte politiche. Il mito della partecipazione diretta alle scelte amministrative di una città ha portato spesso gradi delusione via via maggiori all’interno delle città. In modo particolare, da quando la partecipazione alle scelte politiche è diventata obbligatoria in termini di legge, assistiamo ad una sempre maggiore astensione e disinteresse alla vita della città, sia per quanto riguarda le scelte quotidiane all’interno delle amministrazioni civiche sia per quanto concerne i programmi elettorali durante le elezioni amministrative. Astensionismo e indifferenza sembrano essere sempre più parte consuetudinaria e abitudinaria delle nostre città. Il che pone un forte vantaggio per gli interessi privati, per le decisioni prese sottobanco e per la gestione della città da parte delle grandi potenze. In altre parole, l’astensionismo e l’indifferenza sono congeniali ad un sistema in cui ciò che conta è l’interesse privato e l’accaparramento delle risorse pubblica a scapito della collettività. Ecco perché Sai che puoi, spinge sulla partecipazione puntando ad una collaborazione dei cittadini in termini di informazione, formazione alla cittadinanza, reperimento delle risorse e trasparenza della pubblica amministrazione. Risollevando, così, la partecipazione dalle secche del piccolo interesse privato per puntare ad un orizzonte molto più ampio e sistemico, com’è la vita all’interno delle città.