Città e arte contemporanea: dialettiche dell’anima

Città e arte contemporanea: dialettiche dell’anima

11 Agosto 2024 1 di Makovec

Riprendendo il nesso fra arte e città, vogliamo continuare la nostra riflessione ponendo un ulteriore prospettiva, ovvero l’arte contemporanea. Sempre più vaporosa e relegata a specialisti del settore per la sua incomprensibilità, l’arte contemporanea si rivela essere complessa e, al tempo stesso, in dialogo con la città in cui si va realizzando. Se, come dicevano, l’anima della città è un principio organizzatore della città sempre in movimento, è anche perché le città continuano ad intessere un rapporto con l’arte di oggi. Luoghi che vengono scelti come veri e proprio hub di esposizione e pensiero per l’arte contemporanea come Palazzo Strozzi a Firenze o il MAMBo di Bologna, oppure eventi come le Biennali di Venezia o le Triennali di Milano, solo per rimanere nell’ambito italiano, cercando di creare nuove sperimentazioni ed esposizioni di temi e di idee. La questione, dunque, che si pone è quanto queste opere, poi, sappiano davvero dialogare con la città, con i cittadini e con i turisti. Dal momento che l’arte contemporanea risulta sempre più di difficile comprensione, il rischio è sempre quello che rimanga al chiuso, in un museo come in una classe sociale di intenditori. Non che l’arte segua i gusti della maggioranza o le ultime tendenze del momento, ma essa si rivela anche come gesto di apertura, di critica, di divergenza rispetto al contesto in cui si trova. Per questo motivo, la relazione fra città e arte contemporanea risulta essere molto più dialettica di quanto sembri. Prima di tutto perché l’arte tenta sempre più di uscire dai musei, di attraversare lo spazio urbano con cui creare anche delle rotture, a volte eccentriche a volte di aperta denuncia. Dall’altra parte perché l’arte contemporanea ha bisogno, il più delle volte, di un apparato descrittivo ed ermeneutico non di poco conto. La complessa relazione, dunque, fra arte contemporanea e città non riguarda dunque solo il gusto personale ma è rivelativa di uno spazio urbano che si rimette costantemente in gioco, di uno spazio urbano dato una volta per tutte ma costantemente rimodellato attraverso l’arte, in una possibilità di guardarlo e di concepire gli spazi in maniera alta. Ciò che ci interessa sottolineare, infine, è come la complessità dialettica fra arte contemporanea e città ci aiuti non solo a cogliere l’anima della città attraverso le epoche passate, ma come essa sia ancora vispa e vivente.