Un anarchico al sole. Appunti sul pensiero di Carlo Cafiero
La filosofia in Puglia, come nel resto del Mezzogiorno d’Italia ha subìto sempre una sorta di oblio sia al Sud sia nel panorama nazionale e internazionale. Uno dei grandi dimenticati dal punto di vista storico, filosofico e politico è il barlettano Carlo Cafiero (1846-1892). Rivoluzionario di matrice anarchica e libertaria ha conosciuto i maggiori pensatori e attivisti della sua epoca, da Engels a Kropotkin, passando per Bakunin e Malatesta. Narrare la vicenda di Cafiero, dunque, significa analizzare un pensiero ponte fra l’anarchismo di Bakunin di fine Ottocento e gli ulteriori sviluppi del Novecento, i quali influenzeranno anche la politica italiana degli anni successivi. Un tassello importante in cui si mescolano il fascino del rivoluzionario, la ‘mistica’ della rivoluzione e il dramma esistenziale della follia. Tratti che legano Cafiero non solo alla storia e alla politica internazionalista ma soprattutto alla sua terra di Puglia.