Il pensiero meticcio. Appunti per ripensare le migrazioni

Il pensiero meticcio. Appunti per ripensare le migrazioni

3 Febbraio 2016 0 di Makovec

Pensare le migrazioni è pensare ad una relazione. Pensare la differenza fra l’io e il tu, pensare ad un io che è anche tu, un io che si muove ‘in’ noi, instabile ed inquieto, un io migrante. Pensare le migrazioni è pensare meticcio, riflettere sugli incroci e sulle ibridazioni, sulle trasformazioni e sulle discontinuità. ‘Pensare meticcio’ vuol dire attraversare le culture, far nascere qualcosa di nuovo da un dialogo, reinterpretare la storia e la geografia alla luce delle migrazioni. Accompagnati da François Laplantine e Alexis Nouss, affrontiamo i concetti di identità e rappresentazione, per giungere alla presentazione di questa filosofia meticcia.